di Carla Babini - A margine dell’incontro ravennate, culminato con la lettura in wolof del I canto dell’Inferno, abbiamo incontrato Pap Khouma, autore di questa straordinaria traduzione. La conversazione ha toccato molti temi, spaziando dalla letteratura alla società: proviamo di seguito ad offrirne una sintesi.
Ulteriori informazionidi Carla Babini - Continua l’esperienza del laboratorio interculturale, nato nel 2007 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Filologia Classica dell'Università di Bologna e l'Associazione Eks&Tra. Come l’anno scorso abbiamo posto alcune domande per approfondire i contenuti a Wu Ming 2, che ne è coordinatore dal 2012.
Ulteriori informazionidi Carla Babini - Words4link è un progetto co-finanziato dal Fondo asilo migrazione e integrazione 2014–2020 e realizzato oltre che da Lai-Momo e Centro Studi e Ricerche IDOS, dall’Associazione Culturale Mediterraneo (ACM), con l’adesione della Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée (BJCEM) e delle associazioni Eks&Tra, Razzismo Brutta Storia e Le Réseau. Con l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione e diffusione della produzione letteraria definita come scrittura migrante, questo importante lavoro collettivo è oramai giunto al terzo anno di attività.
Ulteriori informazionidi Maurizio Masotti - 35 anni fa rimasi folgorato sulla via degli Etruschi (nel 1985 si celebrava in Italia il loro anno); decisi di lasciare la Romagna solatia, il liscio che ho sempre odiato e la piadina per venire a lavorare in una delle zone meno abitate del Paese, la provincia di Grosseto, la terza per bassa densità dopo Sassari e Aosta.
Ulteriori informazionidi Carla Babini - Lo scorso gennaio avevamo fatto qualche domanda a Wu Ming 2, coordinatore del laboratorio "Prima gli italiani? Movimenti migratori e identità meticce", nato nel 2007 dalla collaborazione tra Eks&Tra e l’Università di Bologna. Dopo quanto è avvenuto negli ultimi mesi ci è parso importante approfondire la specificità dell’esperienza di quest’anno.
Ulteriori informazioniIn questi giorni affannati e densi di notizie allarmanti, nei quali il tempo sospeso che viviamo sembra perdere confini certi, ci pare importante dar voce all’indimenticato Gianni Rodari, alla sua lucida creatività, a cui affidare la speranza. Con un testo di Marina Mannucci.
Ulteriori informazionidi Carla Babini - Per approfondire la riflessione relativa al tema “scrittura collettiva interculturale e meticcia”, anche in occasione del laboratorio “Prima gli Italiani? Movimenti migratori e identità meticce” che si svolgerà da febbraio 2020 presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, abbiamo rivolto alcune domande a Wu Ming 2, il tutor che ne coordinerà i lavori.
Ulteriori informazioni