La luce delle viole

mi sveglierò nel mattino di sole
la camicia da avventuriero
la schiena dritta lungo la scogliera:
le onde del mare fermeranno i lamenti di chi non sa morire 

ho visto palazzi d’oro
ardere lungo le strade dei dromedari (nelle mani petali di ciclamino)
ho visto l’erba brillare di viole
(il mio maestro non mi accoglie) cammino come un angelo
lungo l’arcobaleno, so volare
ma ho paura del vuoto (riprovo) 

sono perso perduto calpesto l’erba
ho nelle mani gli scheletri del mondo impazzirò accecato da un sole che
non si può dire (finisco di giocare a carte) 

ti ho amata figlia
come si ama la rosa selvatica che sboccia sulla verde collina 

avevamo il vento caldo dell’estate una finestra azzurra, il tiglio regalava fiori per i nostri cuscini il mio petto il tuo petto

le mie mani le tue mani
(chi eravamo non lo ricordiamo) 

Cosimo Lopalco
La città che non esiste, Robin Edizioni, Torino 2019

Foto: credits Maurizio Masotti